Oggi, lunedì 28 maggio, i Professori dell’Orchestra, gli Artisti del Coro, i
Lavoratori tutti dell’Accademia di Santa Cecilia e delle Fondazioni
lirico-sinfoniche italiane, si riuniranno a Roma in Piazza Santi Apostoli (a
partire dalle ore 14.00) per manifestare contro la Legge 100 e per la
salvaguardia dell’intero settore della Cultura in Italia, quale patrimonio di
inestimabile valore.
Immediata è stata l’adesione all’iniziativa delle più grandi e autorevoli
personalità della Musica quali Antonio Pappano, Claudio Abbado, Maurizio
Pollini, Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Daniele Gatti che hanno espresso,
inoltre, profonda preoccupazione per la difficile situazione sottoscrivendo un
documento unico, un accorato appello al Ministro Ornaghi di cui si riporta
l’intera stesura: “Ho appreso della manifestazione spontanea dei musicisti delle
fondazioni liriche e sinfoniche italiane, in difesa della cultura e della musica
come patrimonio dell'Umanità, fissata per il prossimo 28 maggio. Do la mia
personale adesione all'iniziativa e alle sue motivazioni e mi rivolgo con questo
appello al Signor Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Prof. Lorenzo
Ornaghi. Mi risulta, Signor Ministro, che dal 1° gennaio sia stato fatto divieto
ai musicisti delle Fondazioni liriche e sinfoniche di poter svolgere attività
autonoma. Trovo inconcepibile e innaturale, dal mio punto di vista, che possa
essere vietata a un musicista la libera espressione artistica.
Non trovo una logica in questo divieto, attuato per effetto di legge solo in
Italia; un divieto che non esiste in nessun paese democratico, né in Europa né
nel resto del mondo. Il fatto poi che il divieto riguardi solo i musicisti delle
Fondazioni liriche e sinfoniche, mentre coloro che insegnano nei Conservatori o
che fanno parte di altre Istituzioni musicali continuino a fare legittimamente
attività artistiche autonome, è assolutamente incomprensibile. Mi auguro che si
trovi un’urgente soluzione a questa mortificante situazione.
Approfitto di questo appello, Signor Ministro, per sottoporre alla Sua
sensibilità un'altra questione delicata: quella del rinnovo del contratto di
lavoro per i lavoratori delle Fondazioni liriche e sinfoniche, scaduto ormai nel
2003. Attendiamo pertanto da quasi dieci anni che esso venga rinnovato come
prevedrebbe, oltre che la normativa, anche il buon senso.
Immagino, dopo tanti anni, che il vecchio contratto possa non essere più in
linea con i tempi e, visto che le parti interessate stanno lavorando per il suo
rinnovo, La prego, Signor Ministro, di far sì che si possa dotare la musica di
un contratto moderno, che guardi ai migliori modelli europei, che possa ridare
entusiasmo al settore e dotare le Fondazioni di utili strumenti per meglio poter
competere con le altre grandi Istituzioni musicali mondiali.
Nel porgerLe i miei più sentiti e cordiali saluti, mi permetto di mettere a
Sua disposizione la mia esperienza musicale e la mia conoscenza dei teatri
internazionali.
Firmato:
Antonio Pappano, Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Zubin Mehta,
Daniel Barenboim, Daniele Gatti. (le firme autografe sono depositate in
Accademia)
Da Piazza S.S. Apostoli una delegazione delle Fondazioni si recherà in Via
del Collegio Romano, sede del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con
il preciso intento di essere ricevuta dal Ministro Ornaghi.
La protesta, in piazza, sarà caratterizzata da happening musicali dove
l’Orchestra e il Coro, il cui organico vede gli artisti delle 14 Fondazioni,
eseguiranno musiche di Haendel, Mozart, Verdi, Beethoven e il Corpo di Ballo
danzerà sulla musica di Čajkovskij.
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