mercoledì 4 luglio 2012

La cura dimagrante imposta da Fuortes prevede tagli di personale, servizi e consulenze

Fondazione Petruzzelli. Solo la UilCom di Vito Gemmati siede al tavolo della concertazione col Commissario Straordinario 

 

Dopo gli attacchi sempre più diretti, duri e frontali condotti della Slc/Cgil sulla gestione della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari dopo la nomina del Commissario Carlo Fuortes, è stato proprio quest’ultimo a chiedere il confronto con tutti i sindacati, per parlare dell’organizzazione delle attività bilancio consuntivo 2012, appunto, della Fondazione Petruzzelli. E l’altro ieri, alla convocazione nella Fondazione, la sola UILCOM del segretario generale Vito gemmati ha inteso partecipare “per presidiare il buon andamento delle iniziative di ricostruzione del Teatro e per difendere gli interessi degli addetti, oltre che per dare una prospettiva al Politeama”, come ha messo nero su bianco, appunto, lo stesso Gemmati. Ma andiamo ai fatti, anche per evitare di tornare sui tatticismi (da attacco spagnolo e ritirata francese) dei sindacati che pensano di poter ancora perseguire i propri fini attraverso i soliti comunicati, senza presentarsi poi al tavolo del confronto. Le voci del bilancio consuntivo 2011 della Fondazione gestita fino a qualche mese dal Sindaco Emiliano, certificato dalla Società di revisione RIA&Partners, presenta un risultato economico negativo di 2 milioni e 20mila euro che fa seguito al risultato economico negativo del consuntivo 2010 di 1 milione e833mila euro. A fare da contraltare a questa situazione negativa concorrono per il 2012 il contenimento dei costi operato dalle razionalizzazioni, poste in essere da Fuortes, e le maggiori entrate rivenienti dai soci fondatori pubblici – Regione Puglia e Comune di Bari- il primo concorrerebbe con un contributo straordinario di altri 2 Milioni di euro, già approvato, il secondo con un contributo straordinario di un ulteriore milione di euro, già iscritto a bilancio preventivo anno 2012. La nota negativa, emersa nel corso della riunione ha riguardato la incertezza relativa all’effettività del contributo dal comune di Bari. Tenuto conto che nei giorni scorsi la Commissione Cultura del comune capoluogo inspiegabilmente all’unanimità ha proposto un taglio di 500mila euro sul contributo da erogare alla Fondazione. Posto che a distanza di qualche giorno alcuni componenti della Commissione Cultura hanno rivisto la loro impostazione e che la commissione ha solo il ruolo di proporre, cosa succederebbe sul prosieguo dell’attività del Teatro se nell’approvazione del bilancio del comune di Bari si dovesse realmente tagliare 500mila euro? E, in questa malaugurata ipotesi, quali interessi si sarebbero tutelati? E, quale futuro si darebbe al tanto declamato progetto di rilancio del teatro -cavallo di battaglia anche del comune di Bari-? Continuando, se occorre ottimizzare l’utilizzo delle risorse, non solo finanziarie, si può non sostenere un progetto che contenga elementi di prospettiva  che passano per la valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico del Teatro? Per la UILCOM di Vito Gemmati l’obiettivo prioritario rimane quello di restituire al Territorio un Teatro Petruzzelli che abbia un organico stabile e che faccia una programmazione di qualità  rimanendo nel budget disponibile senza penalizzare quanti hanno lavorato per la valorizzazione ed il rilancio del Teatro. Come pure, occorre allargare la platea dei soci privati che concorrono e partecipano alle scelte in maniera condivisa e di concerto con i soci fondatori, oltre alla necessità di avere un sistema di Relazioni Sindacali partecipativo ed includente. In conclusione la solta UILCOM non persegue altri obiettivi che non siano legati al futuro del Teatro Petruzzelli per cui auspica grande trasparenza e buona occupazione. E dal 1 luglio fino all’autunno prossimo e cioè fino al 31 ottobre, in previsione dei carichi di lavoro legati alla imminente programmazione della Fondazione affidata dal Ministero ai Beni Culturali a Fuortes, oltre al personale a tempo indeterminato, la struttura organizzativa sarà così articolata: 13 unità, distribuiti tra Amministrazione, Botteghino, Ufficio Stampa e Strutture; 2 unità per la Manutenzione; 1 unità per il Reparto Tecnico Luci-Fonica; 1 unità Reparto Laboratorio, oltre i 10 tecnici impegnati nella costruzione delle scene di Martina Franca (da prorogare fino al 15 luglio) ed i 4 scenografi già contrattualizzati; 93 Maschere, sempre utilizzate a rotazione ed in funzione delle esigenze produttive, la cui numerica potrà variare secondo i reali bisogni. Tutti i lavoratori saranno contrattualizzati con contratto intermittente (a chiamata). Per quanto riguarda, invece, l’allestimento del “Don Giovanni” negli uffici della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari nessuno è ancora di chiarire il gruppo regia e il direttore d’orchestra, con le esatte numeriche di Coro, Orchestra, Maestri collaboratori, ma di certo sempre dal primo giorno del mese prossimo sarà esteso a tutti i lavoratori l’utilizzo del badge al fine di rilevare e  conteggiare e le presenze e le giornate lavorate. Il Commissario ricorda infine che, sempre a far data dal 1° Luglio, saranno affidati all’esterno i servizi di pulizia e custodia e giusto per spegnere sul nascere le polemiche innescate contro di lui dalla Cgil guidata da Giuseppe Gesmundo e Tonino Fuiano, l’Azienda ha attribuito due consulenze: a Eleonora Pacetti – Casting Manager; Stefania Carrino – consulente Bandi per Coro ed Orchestra, nonché consulente per la produzione del “Don Giovanni”. Insomma, una cura dimagrante, quella di Carlo Fuortes, che non piace a chi aveva fatto i conti senza l’oste, sperando di riempire la Fondazione Petruzzelli di amici e parenti come già fatto in aziende e società a partecipazione comunale, a Bari.

Francesco De Martino
http://www.quotidianodibari.it

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