mercoledì 14 novembre 2012

A proposito di giovani e musica......l'Accademia dei Cameristi denuncia:



Non è stato facile decidere di proseguire per il cammino tracciato 14 anni fa, un cammino che, lungi dal diventare più agevole, si è rivelato, soprattutto negli ultimi anni, sempre più accidentato, a causa dell' inadeguatezza delle risorse disponibili. Noi realizziamo due stagioni parallele di oltre 20 concerti, con le più diverse formazioni e con notevole dispendio di energie umane ed artistiche. In tutti questi anni, abbiamo offerto all'ascolto del pubblico pagine del grande repertorio, ma anche capolavori caduti in oblio, che sono stati eseguiti a Bari per la prima volta, restando sempre fedeli a scelte culturalmente rigorose. Abbiamo sostenuto e fatto conoscere i più significativi talenti della scena nazionale, che hanno suonato accanto ad icone del concertismo e della didattica internazionali, realizzando concerti di pregevole livello.
Ma basta tutto questo per guadagnare credibilità presso chi dovrebbe sostenerci? Assolutamente no. Non basta per il Ministero dei Beni culturali che da anni ci ignora, semplicemente perchè non rientriamo nella logica di spartizione del potere che sembra ispirare i criteri di assegnazione del FUS ( altro che requisiti di qualità pedissequamente elencati nel regolamento! ). Non basta per il Comune di Bari, per la Provincia di Bari, per sponsor illuminati, per le TV ( nazionali o locali che siano ) che brillano per l'assenza! Fortunatamente, basta per la Regione e vorrei ringraziare l'Assessore Godelli che non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno, anche morale, il che non è poco nel deserto istituzionale prima descritto.
Alla luce di tutto questo, gettare la spugna sarebbe facile e comprensibile........ Invece siamo qui, ancora una volta, perchè vogliamo continuare a testimoniare i valori di onestà, di rispetto degli altri, di solidarietà tra generazioni, di condivisione: sono i valori alla base del lavoro certosino che precede ogni concerto, sono i valori senza dei quali non sarebbe possibile fare musica da camera.
Certo, non siamo sereni, non sappiamo quanti altri ostacoli dovremo affrontare, pure vogliamo sperare che il pubblico risponda positivamente, che comprenda finalmente che fare musica non è un hobby, ma un lavoro, accettando di pagare il biglietto o di sottoscrivere un abbonamento.
Sappiamo di lottare contro i mulini a vento, ma, forse, grazie a persone come noi ( e credo che ce ne siano tante ) l'Italia verrà fuori dalla grigia palude in cui sembra sprofondare ogni giorno di più.......

Mariarita Alfino, direttore artistico

http://www.accademiadeicameristi.com/