martedì 30 dicembre 2008

I CRIMINI MUSICALI,COME DICEVA TOSCANINI DOVREBBERO ESSERE CONDANNATI AL PARI DEI CRIMINI CONTRO L'UMANITA'


Non si placano le polemiche dopo la dichiarazione del violinista Italiano Uto Ughi sul concerto al Senato, che ha visto protagonista il Mozart del 2000, il genio contemporaneo del panorama musicale Italiano, l'osannato e onnipotente pianiscomposidirettore Giovanni Allevi.
Ricordiamo che le critiche mosse da Ughi sono rivolte alla qualità tecnica ed espressiva della musica di Allevi, ma sopratutto vogliono essere una risposta alle dichiarazioni del “Brahms redivivo” sul significato della sua eccellente arte.
Il governo , che ha istituzionalizzato il tutto, ha alimentato quella componente di rabbia che si è scatenata nei tantissimi addetti ai lavori già dopo pochi minuti dall'esibizione.
Il sito Facebook e diversi blog lo testimoniano.
Del resto la frase dell'On. Schifani è risultata incomprensibile e priva di senso, quasi alla maggioranza degli addetti ai lavori e non.
"Non è stato facile - ha ammesso Schifani dopo il concerto - lui è una grande scommessa per noi, e spero di aver contribuito con questa iniziativa a lanciarlo ancora di più". Una "scelta di rinnovamento - aveva detto in Aula - che riteniamo si ponga in sintonia con le richieste di riforme che ci vengono dai cittadini e per le quali ci impegniamo a lavorare tutti in un clima di concordia e confronto".
Che l’ignoranza musicale sia in Italia un fenomeno dilagante, è un dato di fatto oggettivo, basti pensare che ancora distinguiamo i brani musicali identificandoli con le rispettive pubblicità.
Sono nato nel '69 e allora era di moda la "vecchia Romagna", nei vagoni del treno che a dieci anni già mi portava a Bari in conservatorio, ricordo che qualcuno mi invogliava ad eseguire proprio quel pezzo col violino, povera Romanza op.50 di Beethoven.
Ma perché usare la musica per promuovere un oggetto di consumo?
A noi sembra un crimine musicale da condannare!
A Lei no, Allevi? Se non sbaglio ha prestato uno dei suoi successi ad una pubblicità.
Non è cambiato nulla da allora!
Dunque, eravamo rimasti al nostro presidente Schifani; ha molto lavorato per avere il giovane maestro marchigiano al Senato.
Noi musicisti vorremo sapere, mi permetta caro Schifani: il progetto di riforma e rinnovamento della cultura musicale Italiana è l'ultima invenzione di questa legislatura?
Il governo, oltre a voler riformare la giustizia, la scuola ,( ricordiamo che i tagli a quest'ultima ammontano secondo i verbali degli organismi consortili a 7,8 miliardi di euro)vuole riformare pure la lingua Italiana eliminando i congiuntivi? (notizia di ieri in radio) vuole attuare anche una riforma della musica e come?
Con le armonie prelibate e le marcette di Allevi forse.
Tagliando i fondi del FUS.
Mettendo Vespa nel CDA dell'Opera di Roma.
Il Teatro Petruzzelli invece teniamolo ancora chiuso perché potrebbe tornare comodo, altro che agibilità.
Ma lo sanno i Ministri che a Bari esistono centinaia di stabili ancora non a norma di legge, non agibili?
Riapriamolo il Teatro, e presto!
Del 26 dicembre la notizia secondo cui i professori d'orchestra del Teatro La Fenice di Venezia annunciano una serie di manifestazioni di protesta contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo (Fus), non escludendo che dimostrazioni possano partire persino in occasione del Concerto di Capodanno. In una nota, infatti, i Professori d’Orchestra rilevano che la protesta verrà «posta in essere a partire dai prossimi imminenti impegni, sfruttando in particolare quelli di grande impatto mediatico».
I Professori d’Orchestra attraverso la rappresentanza sindacale unitaria, nella nota «esprimono grande preoccupazione per la politica messa in atto dall'attuale governo» e stigmatizzano «i continui attacchi da parte dei vari politici di turno, e non solo, nei confronti dei lavoratori del settore accusati si volta in volta d'essere strapagati e privilegiati».
Ma, allora Allevi, cosa ne dice Lei della situazione della musica in Italia? la Sua arte è proprio un puntino minuscolo in tutto questo bailamme, che cosa pretende di fare con due accordi incollati usando il computer!
Evidentemente dimentica il caro Allevi che l'arte è concepita anche per parlare di valori universali e non solo per ingrassare le majors discografiche.
Cosa apprezzare di più se non le Sue dichiarazioni quali “la mia piccola grande rivoluzione culturale”, “ho alterato il sistema”, “un nuovo rinascimento è alle porte”, ”il segreto è non pensare”.?
Lei nega la ragione perché pensare è faticoso.

Al massimo dovrebbe andare a San Remo piuttosto che dissacrare un luogo dove hanno diretto i più grandi direttori d'orchestra al mondo.
Allevi ad Ughi:" Il mondo della musica classica è malato. Lei è uno dei pochissimi che è riuscito a viverlo da protagonista, ma forse non immagina cosa vuol dire studiare anni e anni uno strumento musicale per arrivare, sì e no, a insegnare in una scuola privata";"Quel suo autografo che ho sempre conservato gelosamente, dopo tanti anni, per me ora non conta più niente”.
La storiella dell'autografo di Ughi è una invenzione patetica, sembra costruita ad hoc per motivare le sue sciocchezze e sopratutto per far venir giù i lacrimoni ai fans.
Ughi ha studiato con grandi maestri tra i quali l'indimenticabile Corrado Romano, e il grande George Enesco che ha formato artisti del calibro di Yehudi Menuhin.
Lei, Allevi, con chi ha studiato?
Dove ha perfezionato la Sua arte e con chi?

Come sfrutta bene lo stereotipo dell'accademismo, della chiusura mentale!
Peccato che si tradisca, ammettendo poi i 10 e lode e il presunto riconoscimento del mondo accademico.
Il mondo è pieno di musicisti diplomati con 10 e lode e laureati con lode, non è un marchio di qualità però.

Il mondo della musica è malato ma Lei se ne accorge solo ora, dopo che è stato attaccato?
Ughi, così come il Maestro Accardo,il Maestro Muti e altri insigni musicisti hanno da sempre lottato per la musica e non solo per la classica, da decenni.
Lo sanno in tutto il mondo che in Italia non c'è attenzione per la musica classica.
Lo sa caro Allevi perché l'Italia è popolata da ignoranti (dal punto di vista musicale si intende)?
La scuola non funziona, l'educazione musicale è rimasta un sogno, i mass media trasmettono messaggi come il Suo e cioè che Lei, per dirigere al Senato, ha copiato la posizione eretta che conferisce autorevolezza al Maestro Riccardo Muti, il modo deciso di portare il tempo del Maestro Arturo Toscanini, la passione e il trasporto del Maestro Daniel Oren e la capacità di dirigere gli orchestrali anche con uno sguardo del Maestro Leonard Bernstein», si vergogni!
Lei non offende solo Ughi, ma offende la cultura musicale Italiana intera e l'idea che di noi si è fatta il mondo.

Lo capisce che il Suo modo di fare è diseducativo per i giovani che vogliono intraprendere la carriera musicale?
Cosa pensa la mia nipotina che ha la passione per il canto?
Ecco ieri mi ha detto: "visto zio per andare a dirigere in televisione basta guardare i video su YouTube!".
Caro Allevi lei non trasmette messaggi come il sacrificio, la dedizione alla musica e la disciplina che deve esserci dietro la carriera di un buon musicista.
Avrebbe dovuto rifiutare l'invito di Schifani e riconoscere i suoi limiti, anzichè rispondere alla "strega" dei soldoni evitando quella magra figura, la sua e quella dei politici che l'hanno appoggiata!
Ma, Allevi, per quarant'anni cosa ha fatto? Ha studiato cosa, marketing?
In questo modo Lei danneggia la cultura musicale e quanti sono impegnati nel difficile compito dell'educazione alla musica.
Il governo non ci è di alcun aiuto, basti pensare che un processo di riforma dell’ insegnamento della musica è iniziato negli anni ‘60 ed è giunto a conclusione solo con una legge del 1999, ciò rivela che l’idea della “marginalità” dell’arte e della musica non è forse solo monopolio di Gentile.
Attraverso l’educazione musicale si trasformano i giovani in “creatori di cultura” e questo è ancora più importante in un epoca in cui rileviamo una certa “McDonaldizzazione “ della cultura da parte dei media.
(H.G.Bastian)
Noi musicisti ancor prima di essere detrattori critichiamo il suo modo di porsi dinanzi alla gente, le bugie, l'arroganza e le insulse storielle che esprimono solo vanità e presunzione. Visitando il sito Facebook ce ne si può rendere ben conto!
Lei è soprattutto un fenomeno mediatico, per quanto inammissibile ciò Le possa risultare, e come tutti i fenomeni mediatici è vuoto e poco duraturo.
Ricordiamo per cronaca un certo Richard Clayderman, vero nome Philippe Pagès ( il pianista pettinato e vestito da prima comunione) che negli anni '80 ha venduto 22 milioni di dischi in 38 paesi del mondo.
Qualcuno ricorda una delle oltre 1200 melodie di Clayderman?
Steven Slacks invece?
E che ne dice di Wladziu Valentino Liberace in arte Walter Busterkeys,Walter Liberace
Lee Liberace,Liberace Chefroach,The Glitter Man,Mr Showmanship? lei non mi sembra nemmeno suo degno erede!
A proposito avete provato ad ingrandire la vignetta di Joshua Held? geniale, Liberace assurto a giudice di Allevi.
Il giovane Liberace capì subito che la sua strada non era la musica classica suonata seriamente, ma lo "spettacolo" nel vero senso della parola. Nel 1951 disse: "Ci sono più soldi nell'essere commerciali".
Liberace si vestiva in maniera stravagante. Ma funzionava. Per 40 anni gli americani furono rapiti da quest'uomo incredibilmente effeminato, affettato, ricoperto di pizzi, merletti e lustrini da capo a piedi, che arrivava con una pelliccia che strofinava sul pavimento, con mantelli di cincillà che pesavano fino a sessanta chili, una giacca ricamata d'oro a 24 carati, uno smoking con bottoni di diamanti, che faceva credere di avere dei poteri di guaritore, con un anello per ogni dito e gli immancabili candelabri su pianoforti senza fine, che chiacchierava di Dio e della famiglia.
Una delle sue prime e favorite scenografie comprendeva una monaca in estasi che lo ascoltava mentre suonava l'Ave Maria...divertente almeno!!

Clayderman invece pare che avesse creato un nuovo stile romantico attraverso un repertorio che combina il suo marchio originario con gli standard della musica classica e del pop. Secondo il libro “Last Chance to See”di Douglas Adams, pubblicato nel 1990, Clayderman era l'artista più interpretato in quel periodo eppure mai si montò la testa, di se diceva: "io scrivo solo musica leggera per rendere meno triste la vita".
Dove è finito Clayderman? …dove finirà lei Allevi?

Signori e Signore di tutta Italia, popolo di Allevi, musicisti professionisti e dilettanti, Allevi è un "amante della sapienza" (l'etimologia del termine filosofo),ma che sapienza dimostra una persona, affermando di aver imparato a dirigere su YouTube?
Caro il mio Dottor Allevi, tirare in ballo la filosofia può essere molto pericoloso.
Da rimarcare, inoltre, il coraggio della risposta ad Ughi:" ma forse non immagina cosa vuol dire studiare anni e anni uno strumento musicale per arrivare, sì e no, a insegnare in una scuola privata".
Allevi, se voleva fare il pianista, avrebbe dovuto vincere un concorso come il "Van Cliburn", un compositore, avrebbe dovuto vincere il concorso Internazionale dell'Accademia di S. Cecilia, ma ora, dato che vuole fare il direttore d'orchestra, studi la direzione d'orchestra seriamente almeno. A quarant’anni suonati mi sembra però che abbia superato i limiti di età!
A proposito, a New York (la notizia è del corriere della sera del 27 dic. 2008), il magnate dell’editoria finanziaria, nonché musicologo e finanziatore di studi mahleriani e di orchestre, Gilbert Kaplan, dedicatosi negli ultimi venticinque anni della sua vita alla direzione della seconda sinfonia di Mahler, è stato protestato da tutta l’orchestra e definito da un professore della New York Philarmonic "un vigile urbano" la cui carriera sarebbe una farsa e la cui direzione senza senso.
La Sua, Allevi, invece è una operazione di marketing oculata, così capillare che nessuno osa ribellarsi. Del resto Lei produce ricchezza e lavoro, per questo motivo è possibile ingoiare un rospo e magari anche ingoiare un vigile urbano.
Continuo con le sue citazioni : "Perché costringere il pubblico del nostro tempo a rapportarsi solo a capolavori concepiti secoli fa, e perdere così l’occasione di creare una musica nuova, verace espressione dei nostri giorni, che sia una rigorosa evoluzione della tradizione classica europea?"
Chi costringe chi ad ascoltare la musica classica?
Evoluzione? che brutta parola direbbe il mio prof. di sociologia!
Se non sbaglio l'evoluzione è il fenomeno del cambiamento e non necessariamente è di tipo migliorativo.
Allevi, lasci stare l’evoluzione! Il confronto con le opere d'arte "datate",(cito una Sua definizione), proviene in parte dalla nostra volontà di metterci in contatto con esse e in parte dall'essenza stessa delle opere, che ci attirano a sè.
Ci rapportiamo ad esse solo perché siamo vicini, con l'anima, così come loro sono vicine a noi, abbiamo bisogno dell’opera d’arte,non è l’arte che ha bisogno di noi.
Allora Beethoven diventa il più attuale di tutti gli autori, è musica classica contemporanea perché ci parla ancora dopo due secoli ed è il musicista più ascoltato di tutti i tempi.
Sono classici e come "classici" non tramonteranno mai.
La vera arte supera la barriera del tempo e credo che Beethoven mai avrebbe immaginato che ancora oggi qualcuno trovi nelle sue opere qualcosa di nuovo da dire.
Questa qualità fa dell'arte un linguaggio universale, una sorta di esperanto nel mondo globale di oggi.

Allevi vuole giustificare il nulla della sua musica invece, continuando con l'arringa: "La mia è una musica classica, perché utilizza il linguaggio colto, la cui padronanza è frutto di anni di studio accademico. La mia è una musica nuova perché contiene quel sapore, quella sensibilità dell’oggi, che nessun musicista del passato poteva immaginare".
Questo lo stabilirà di certo il tempo. Non Lei!

Un’ altra perla, Lei dice : «La mia musica avrà sulla musica classica lo stesso impatto che l'Islam sta avendo sulla civiltà occidentale».
Allevi, quanto è presuntuoso e megalomane, peccato che i suoi capolavori siano destinati a finire nel completo oblio.
Ed ancora, visto che ha “scomodato” persino Hegel.
Secondo Hegel, la musica "deve elevare l'anima al di sopra di se stessa, deve farla librare al di sopra del suo soggetto e creare una regione dove, libera da ogni affanno, possa rifugiarsi senza ostacoli nel puro sentimento di se stessa".
La Sua “arte”, Allevi, non si librerà mai, neanche se dovesse essere sostenuta dalla bora di Trieste.
I ricercatori dell'Università del Wisconsin si sono invece fatti un'idea molto più prosaica della funzione della musica: hanno scoperto che la produzione di latte nelle mucche che ascoltano musica sinfonica aumenta del 7,5%.
Lei , Allevi, al massimo avrà aumentato del 7,5% la produzione di plastica e carta.
Per concludere cito il filosofo svizzero Hans Saner, dice: una mezza verità è che la musica libera-l’altra mezza verità è che la musica incatena e unisce. Una mezza verità è che la musica alimenta l’intelligenza-l’altra mezza è che essa rende ciechi e stupidi. Una mezza verità è che essa è legata alla verità-l’altra mezza verità è che con essa si può mentire facilmente.
L.M.

Questo articolo è stato pubblicato anche sul sito http://www.viterbolive.it

Ringrazio gli amici di Facebook e un grazie particolare a Joshua Held per avermi concesso l'uso della sua vignetta sul mio Blog.
Wladziu Valentino Liberace

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