venerdì 25 giugno 2010

Fondazioni liriche, sì della Camera Sciopera l'orchestra di Santa Cecilia

L'Idv fa ostruzionismo: "E' l'ennesima porcata". La discussione e la votazione vanno avanti per tutta la notte. Un momento di tensione tra i deputati dell'Italia dei valori e quelli della Lega

ROMA - L'assemblea della Camera ha approvato il decreto legge sulle Fondazioni liriche con 257 voti favorevoli e 209 contrari: si è conclusa così, dopo una seduta-fiume di 37 ore e 7 minuti imposta per ostruzionismo dall'Italia dei Valori, la prima parte dell'approvazione del discusso provvedimento. Il decreto dovrà ora passare all'esame del Senato, che dovrà licenziarlo entro il 19 giugno, pena la decadenza.

Nell'intervento finale, il ministro Sandro Bondi ha sottolineato di essere "onorato per la dignità che il Parlamento e la politica hanno dimostrato, portando avanti un serrato confronto e arrivando a un punto di equilibrio". "E' stato gettato - ha aggiunto il ministro dei Beni Culturali - un seme che apre una possibilità di confronto tra forze politiche diverse. Non è vero che l'unico modo di procedere per approvare le leggi è ricorrere ai colpi di fiducia".

Per protestare contro l'approvazione, l'Accademia di Santa Cecilia si è dichiarata in sciopero: l'orchestra, il coro e il personale salteranno la partecipazione musicale alla Messa Solenne officiata dal Cardinale Comastri sabato alle 17 nella Basilica di San Pietro. "Il nostro silenzio - hanno fatto sapere dall'Accademia - è una disperata richiesta d'aiuto a salvaguardia della cultura italiana".

Una seduta lunga 37 ore. Per contrastare l'approvazione del decreto, i deputati dell'Idv sono andati avanti a intervenire a raffica tutta la notte. Antonio Di Pietro ha criticato il provvedimento parlando di "ennesima porcata" ma un certo punto anche lui si è fatto vincere dal sonno e ha schiacciato un pisolino, svegliandosi solo al momento di votare. L'ex pm non è comunque stato l'unico: sui divani della sala lettura e su quelli del Transatlantico diversi deputati, alcuni con gli occhiali da sole, si sono stesi per una dormitina tra una votazione e l'altra, mentre i colleghi continuavano a fare ostruzionismo.

Sei ore dopo l'inizio della seduta, mai sospesa dal vicepresidente Maurizio Lupi, c'è stato un momento di tensione tra i deputati dell'Idv e quelli della Lega. Quando i dipietristi hanno confermato di voler continuare il loro ostruzionismo, il capogruppo leghista Marco Reguzzoni ha rivendicato la presenza in aula dei deputati del suo gruppo (con un massimo del 10% di assenze) e del Pdl, oltre alla resistenza del ministro Bondi. A un certo punto, tra i deputati del Carroccio e quelli del Pdl è partito qualche insulto, l'Idv ha reagito con Fabio Evangelisti che si è precipitato al banco della presidenza, mentre dal centrodestra gli si urlava "scemo, scemo".

http://www.repubblica.it
(24 giugno 2010)

http://www.repubblica.it/politica/2010/06/24/news/seduta_fiume-5104267/

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