domenica 10 luglio 2011

Occupazione Cinema Palazzo: lite tra Capezzone e la Guzzanti

ROMA - «Gli occupanti stanno bloccando 50 nuovi posti di lavoro e il diritto dei romani a una cultura che sia veramente per tutti». Il Pdl condanna severamente l’«esproprio proletario» del cinema Palazzo di San Lorenzo, a Roma. Con una conferenza stampa organizzata all’hotel Nazionale di piazza Montecitorio, Francesco Aracri e Daniele Capezzone, portavoce del Popolo delle libertà, vogliono mettere «i tasselli al posto giusto e ricomporre il puzzle della giustizia». Ma qualcosa va storto. Sì perchè l’incontro diventa scontro quando a intervenire di sorpresa è Sabina Guzzanti, forse il numero uno dei sostenitori dell’occupazione che va avanti da tre mesi. Un botta e risposta che si accende da subito e non risparmia gli insulti. «Il motivo per cui gli abitanti di San Lorenzo hanno occupato- ha esordito Guzzanti con toni ancora pacati- è che aprire un casinò in un quartiere come San Lorenzo è illegale». Francesco Aracri e Daniele Capezzone (Eidon) Francesco Aracri e Daniele Capezzone (Eidon) SCONTRO VERBALE - E sulla legalità o meno si è sviluppato tutto il resto della querelle, con Capezzone che subito ha replicato chiedendo all’attrice «in base a quale regola occupa?». E Guzzanti: «Voi siete illegali, al 200 per cento». In un clima sempre più acceso, tra sostenitori di una e dell’altro, Capezzone ha affondato dicendo a Guzzanti: «Voi offendete la resistenza, la democrazia, i partigiani e la cultura». E ancora: «Fai ridere- inveisce il portavoce del Pdl- sei un’occupante abusiva, violenta e prepotente. Ce ne ricorderemo la prossima volta che parlerai di legalità». Gli abitanti del quartiere San Lorenzo cercano di entrare alla conferenza stampa (Eidon) Gli abitanti del quartiere San Lorenzo cercano di entrare alla conferenza stampa (Eidon) «COMUNISTA MILIARDARIA» - Dopo la conferenza stampa, lo stesso Capezzone in una nota ha puntato il dito contro l’attrice definendola «la comunista miliardaria che difende occupanti illegali, mentre io chi vorrebbe dare lavoro. Ecco la differenza». Secondo il portavoce «c’è un imprenditore che agisce nella legalità, che potrebbe creare decine di posti di lavoro, che potrebbe riattivare una struttura abbandonata da anni, che sta investendo una notevole somma di denaro, e invece i signori dei centri sociali hanno pensato bene di occupare tutto, e di trasformare il locale (a lavori in corso, e quindi senza alcuna sicurezza, e con gravi rischi per la salute e l’incolumità di cose e persone) in un luogo da loro gestito, ovviamente senza alcun titolo e senza alcuna legalità, nel più totale abuso». FUORI PROGRAMMA - Un fuori programma che non si aspettavano gli organizzatori della conferenza stampa, a cui erano presenti tv locali e nazionali che hanno ripreso la scena, indetta anche per sottolineare «toni e contenuti dell’operazione mediatica- così Aracri- ad alto tasso di strumentalizzazione ideologica, portati avanti da Action e dalla Guzzanti. E il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, si ricordi di rappresentare tutti i cittadini e i loro diritti e soprattutto di rispettare la Costituzione che tutela e la libertà di impresa e la proprietà privata».

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