mercoledì 29 agosto 2012

ROLLI E PERTUSI “IL NOSTRO PROGETTO PER IL REGIO"

 regio
Un nuovo progetto musicale per il Teatro Regio. Lo firmano Sebastiano Rolli e Michele Pertusi, direttore d’orchestra e basso parmigiani di fama internazionale, da tempo critici sulla gestione del tempio della lirica cittadino da parte del sovrintendente Mauro Meli. Il maestro e l’artista hanno elaborato un piano dettagliato, che va dall’approccio filologico al melodramma verdiano alla necessità di un’accademia teatrale, passando per l’educazione del pubblico e il Festival Verdi.
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Ecco come è stato presentato dal sodale Luigi Boschi nel suo blog:
“In questi (quasi) due anni di dibattito e di riflessioni sul Teatro Regio, è nato un progetto artistico e gestionale. Il progetto artistico (che qui presentiamo) è il frutto di colloqui, scambi, approfondimenti, ripensamenti. Vuole cercare in tutta umiltà di tracciare una linea d’indirizzo per quelle che potranno essere le strategie future adottate dal Teatro per rilanciare la propria infangata immagine nel mondo musicale e culturale. In questi mesi di incontri, colloqui e confronti abbiamo toccato con mano la distanza che separa l’universo degli “intellettuali” da quello degli amministratori del potere.
Questa distanza è essenzialmente interprete di una diversa ottica sulla realtà cittadina, di diversi interessi e vantaggi. Non siamo tanto ingenui da credere che la “Chiesa si gestisca con le Ave Maria” come disse Paul Marcinkus, ma non siamo nemmeno tanto cinici da credere che queste non servano (se ci passate il parallelismo). Oggi ci troviamo di fronte ad una svolta abbastanza epocale. Il mondo sta drammaticamente cambiando, la nostra città ha vissuto un periodo senza precedenti, il nostro Teatro (simbolo ed espressione istituzionale della cultura cittadina) sta passando un momento che non ha eguali nella propria storia.
I responsabili dell’attuale situazione non sono le contingenze internazionali, che’ allora tutti i teatri sarebbero nello stato in cui versa il Regio, bensì l’attuale team dirigente (recentemente sfiduciato da tutti i dipendenti del Teatro stesso – cosa mai successa prima!!). Va da sé che la proposta culturale da noi elaborata può avere un seguito solo nel momento in cui queste persone verranno rimosse. Allo stesso tempo il progetto culturale (al quale verrà affiancato un progetto economico-amministrativo in fase di ultimazione) non è una bacchetta magica, ma solo una proposta credibile e seria che sentiamo di dovere alla città senza pretendere nulla in cambio. Infatti è nello spirito di servizio a questa che mettiamo sul piatto le nostre proposte: per condividerle, per ricevere critiche costruttive, per metterci in discussione, per poter integrare nello spirito di un dialogo aperto ciò che si ritiene migliorabile.
Crediamo che il nostro compito sia questo; lontani dai giochi politici, lontani da legittime obbedienze di partito, e soprattutto lontani da quelli che possono essere i legami di interesse economico e quindi politico che attanagliano la città, rimaniamo cittadini liberi! Non abbiamo padroni, non siamo sudditi e non abbiamo debiti con nessuno: è nello spirito di questa libertà che ci sentiamo di presentare le nostre idee sulla strada che il Regio potrà intraprendere”.

http://lirica-parma.blogautore.repubblica.it/2012/02/10/rolli-e-pertusi-il-nostro-progetto-per-il-regio/#more-1908

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