giovedì 29 aprile 2010

Fondazioni liriche, Napolitano non firma il decreto Bondi e chiede chiarimenti


ROMA (Reuters) - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non ha emanato il decreto legge che riforma il settore delle fondazioni liriche e sinfoniche, rinviando il testo al ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, con richieste di chiarimento. Lo ha detto in serata una nota del Quirinale.

"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a proposito del decreto-legge recante: 'Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali' pervenuto agli uffici della Presidenza della Repubblica nella tarda serata di venerdì 23 aprile, ha segnalato al Ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, osservazioni di carattere tecnico-giuridico e specifiche richieste di chiarimento sul testo inviatogli per la emanazione", si legge nella nota.

"Il Capo dello Stato ha nello stesso tempo preso atto positivamente dell'impegno manifestatogli dal Ministro a incontrare sollecitamente le organizzazioni sindacali ed a prestare la massima attenzione - nel corso dell'iter di conversione - alle preoccupazioni emerse e alle proposte dei gruppi parlamentari", conclude il comunicato.

Il decreto legge, a cui il cdm aveva dato via libera la scorsa settimana, contiene tra l'altro norme sul turn over dei dipendenti e l'età pensionabile di ballerini e, come ha dichiarato Bondi ai media, è un primo passo per "riordinare l'intero settore prevedendo la razionalizzazione dell'organizzazione e del funzionamento delle fondazioni liriche, l'incentivazione dell'apporto di capitali privati e la possibilità di riconoscere diversi gradi di autonomia delle fondazioni".


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