giovedì 22 aprile 2010

Bondi, pubblichiamo anche i compensi dei supersovrintendenti, dei superdirigenti e dei supermanager?

I compensi del sovrintendente del Teatro Regio Mauro Meli e dei neodirigenti del Comune di Parma diventano un caso nazionale. Le retribuzioni sono infatti portate ad esempio (negativo) da parte di Carlo Podda, segretario generale della Fp Cgil nazionale. In attesa che il consiglio dei ministri del 15 ottobre approvi i decreti attuativi della legge delega 15, la "controriforma della pubblica amministrazione", al Comune di Parma "scoppia una polemica che ci aiuta a capire la pubblica amministrazione italiana, le sue distorsioni, i suoi sprechi. Una polemica che mette in evidenza le forti criticità di un altro provvedimento del governo: il non-tetto agli stipendi dei manager pubblici, che a dispetto del nome non riguarda gli stipendi, prevedendo l'esclusione dei compensi pubblici dal computo del reddito, calcolando solo collaborazioni e consulenze esterne''.

Podda ricorda che nel Comune di Parma il sovrintendente del Teatro Regio costa tra stipendio e benefit 336mila all'anno, un dirigente all'urbanistica costa 445mila euro in un triennio (49mila euro per i restanti mesi del 2009, 197mila e 200mila euro per gli anni 2010 e 2011), un ingegnere dell'area Servizi al cittadino e impresa ne costa 441mila. Per comprendere la "sproporzione", sottolinea il rappresentante sindacale, di queste cifre "basta compararle con l'intero importo degli aumenti stipendiali dei 1300 dipendenti del Comune, come da ultimo rinnovo del contratto decentrato per il triennio economico 2009-2011, che vale 650mila euro''.

Parma, pur portata ad esempio, non è tuttavia un caso isolato: ''L'elenco di tali sproporzioni, in giro per la pubblica amministrazione italiana, sarebbe lunghissimo, e dimostrerebbe a tutti come la vera emergenza, dal punto di vista finanziario, come dal punto di vista dell'etica nella gestione delle risorse pubbliche, non siano i 'parassiti' dei Teatri Lirici, ma i super consulenti, i super dirigenti, i super sovrintendenti''.


''Su questo fronte la controriforma Brunetta non fa nulla. Lo stesso dicasi per l'altra pomposa operazione mediatica, quella sulla trasparenza delle retribuzioni. Pubblicare le retribuzioni, tassativamente, ma solo gli stipendi, consulenze escluse. La si potrebbe chiamare trasparenza zoppa'', continua Podda. ''Di questo si dovrebbe discutere, del rapporto malsano tra politica ed amministrazione pubblica, di quella vera e propria questione morale che attraversa trasversalmente il territorio italiano e la sua classe dirigente, non certo della possibilita' di licenziare i dipendenti pubblici che, per inciso, non viene introdotta con questa controriforma, ma era gia' presente nel nostro ordinamento'', conclude il segretario della Fp Cgil.

http://parma.repubblica.it/dettaglio/cgil-attacca-sui-compensi-meli-e-dirigenti-caso-nazionale/1742310

Nessun commento: