martedì 19 ottobre 2010

I MUSICISTI SONO COME I CALCIATORI, E I POLITICI ITALIANI SONO DEI PEZZI .....DA NOVANTA


Il 24 settembre 2010 il presidente della Samp nonchè componente del cda del Teatro Carlo Felice, inveiva contro i musicisti italiani:

«Io vivo due esperienze, una da otto anni e l’altra da pochi mesi. Mutati i valori ci troviamo di fronte a due categorie: giocatori di calcio e operatori del teatro lirico con profonde analogie. Vivono in una sfera di cristallo che li protegge e non guardano quello che succede fuori: la crisi in tanti settori, la perdita del posto di lavoro, la povertà che aumenta. E pensano che questo loro privilegio sia immutabile ed eterno».

Come si giunge a paragonare uno stipendio di un professore d'orchestra a quello di un calciatore? Garrone !!!

Caro Garrone, vede, in Italia i veri privilegiati sono rappresentati dalla categoria dei politici, tutti, indistintamente.

La chiamiamo addirittura casta.

Lo sa perchè?

I privilegi non possono essere rappresentati da uno stipendio di 2000 euro al mese ( la media europea degli stipendi ai musicisti è molto più alta) .

Noi lavoriamo per l'intero anno solare ad eccezione delle vacanze estive quantificabili in 30 giorni.

Il professore d'orchestra deve prepararsi tecnicamente, e predisporsi spiritualmente, con l'anima a poter svolgere la sua funzione all'interno dell'orchestra, ubbidire con umiltà alla volontà del direttore e immergersi nel mondo emozionale con la serenità che non tutti i giorni è possibile avere.

Non siamo esenti da malattie professionali che a volte pregiudicano la nostra carriera.

Dobbiamo studiare continuamente e non possiamo permetterci di dormire sul lavoro come tanti politici fanno.



Per ricoprire il ruolo che occupiamo sosteniamo concorsi internazionali e non lecchiamo il sedere al politico di turno per fare il portaborse e guadagnare così 4000 euro mensili.

Non percepiamo vitalizi ne usufruiamo di auto blu, per tacere di tessere e sconti che ci permettono di accedere gratuitamente nei teatri, cinema, autostrade ecc.

Garrone, facciamo un paragone con i privilegi dei politici e la gente comune?

In quale paese vive lei?

Uno spettacolo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia si intitolava "una città chiamata orchestra".

L'orchestra è una metafora della società, vi sono tutte le categorie di persone, e i caratteri e le dinamiche sono identiche.

La fratellanza è percepibile all'esterno come a volte i contrasti.

Problemi di ogni tipo vengono a galla ogni giorno, ma per magia, durante l'esecuzione tutto si aggiusta.

La musica modifica gli animi e li rende docili.

In quell'attimo il potere della musica è immenso perchè riesce a cancellare ogni egoismo.

L'unico scopo è la buona riuscita e la trasmissione, senza interferenze del "messaggio" umano-musicale.

Il calcio è un gioco, anche la musica lo è per alcuni versi.

Nel calcio non c'è nulla di sacro, se mai spetta al giocatore rendere il gesto sportivo "sacro" come sacra è la sua vita.

La musica è un inno alla gioia, mentre nel calcio a malapena i giocatori conoscono le parole del proprio inno nazionale.

Non facciamo paragoni, non voglio offendere il calcio, ma per carità di Dio, Garrone taccia!!

GARRONE STIA ATTENTO ORA!!

Questa notizia che non è trapelata affatto dai media, è l'ennesima beffa a tutti i lavoratori onesti d'Italia.


Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.

ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest'ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.

L'abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l'idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant'anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C'è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all'ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l'INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell'arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell'Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l'anno.
Per questo motivo, chiediamo che la Camera si esprima su questo punto e vogliamo davvero dire che non c'è nulla, ma proprio nulla, di demagogico in questa nostra proposta (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Borghesi n.
9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge.

(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato
22
Hanno votato
no 498).

CHI SONO I PRIVILEGIATI? GARRONE COSA FA RISPONDE O PASSA LA PALLA???



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